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Channel: Commenti a: Certificazione vaccinale per chi va a calcetto?
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Di: bubec

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Cara Anna, concordo pienamente con lei che urlare ed insultare chi la pensa diversamente non porti da nessuna parte. D'altra parte la mia esperienza sulle persone che hanno scelto di non vaccinare i propri figli è totalmente diversa dalla sua. Dei genitori che conosco io che hanno deciso di non vaccinare il proprio figlio - seppure in minoranza, sono un discreto numero - non conosco nessuno che abbia preso sottogamba l'argomento; al contrario, tutti si sono preventivamente documentati, ovviamente chi più chi meno, e da fonti diverse, sui rischi e sulle opportunità di una o dell'altra scelta, tutti comunque consci che la decisione su questo tema è rilevante per il figlio. Fra questi ci sono anche medici e farmacisti. Detto questo, a mio avviso non dobbiamo dimenticare che di argomento scientifico si tratta, quindi sarebbe opportuno che le informazioni fossero sempre supportate da ricerche scientifiche e risultati degli studi effettuati. Possibilmente indipendenti, ovvero quanto più oggettive possibili, senza la potenziale contaminazione di secondi fini. Inutile nasconderselo, il rischio a vaccinare, piccolo o grande che sia, esiste, altrimenti perché ci chiederebbero di firmare una liberatoria. Non voglio aggiungere altri argomenti, si potrebbe parlare dell'opportunità di vaccinazioni pentavalenti o esavalenti, l'una o l'altra prescritte a seconda unicamente della propria regione di residenza, dell'idoneità di bambini di pochi mesi (di tutti i bambini?) a ricevere vaccini e, per ultimo, di questa recente proposta di vietare le scuole ai bambini non vaccinati che, aldilà di tutto, a me suona piuttosto anticostituzionale e che, spero di sbagliarmi, rischia di vedere additati i bambini non vaccinati come dei potenziali piccoli untori, con tutte le conseguenze del caso. Allora mi chiedo perché in Italia la vaccinazione dev'essere obbligatoria quando non lo è nella stragrande maggioranza degli altri stati europei, cosa ci differenzia davvero dagli altri amici oltre confine? Per ultimo, penso che sarebbe efficace spingere ancor di più sulla prevenzione. Dovrebbe essere questa, in termini di maggiori informazione e miglioramento delle condizioni di vita, la direzione da intraprendere, la più efficace ai fini di una diminuzione dei rischi di alcune malattie; forse questo è l'unico concetto che è difficile possa essere messo in dubbio. Un abbraccio.

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